ROMA 03 FEBBRAIO/23 DICEMBRE 2024
Paolo Fresu - tromba e flicorno
Tino Tracanna - sax tenore e soprano
Roberto Cipelli - pianoforte e piano elettrico
Attilio Zanchi - contrabbasso
Ettore Fioravanti - batteria

Il quintetto di Paolo Fresu nasce nel 1984 per volontà di Paolo Fresu e Roberto Cipelli e oggi fa a pieno diritto parte dellastoria del moderno jazz italiano. Quest'anno festeggia - con la stessa originale formazione - i trent'anni di vita, cosa assai rara nell'intera storia della musica afromaericana.
Dopo varie forme diviene gruppo odierno a cavallo fra il 1984 e il 1985 con la registrazione di 'Ostinato' per la Splasc(h) Records, e si consacra come uno dei gruppi di punta del jazz italiano con il disco 'Inner Voices' assieme al sassofonista americano Dave Liebman (1986).

Da allora svolge un’intensa attività concertistica, discografica e didattica. Infatti, il gruppo si propone spesso come 'gruppo docente' che da’ forma a seminari interattivi sugli stili e le strutture del jazz viste dall'interno dell'esperienza di gruppo (Seminari di Nuoro, Victoria School of Arts di Melbourne, Matera).
Importante e unica poi, a questo riguardo, la straordinaria esperienza delle "Cinque giornate del Jazz" tenutasi nel corso della stagione invernale 2005/2006 presso la sala Monteverdi del Conservatorio di Musica di Bolzano e in collaborazione con la Ripartizione Cultura della locale Provincia Autonoma. Dall'esperienza è poi stato pubblicato un libro con annesso DVD per Auditorium Edizioni di Milano.
Tutti gli elementi della formazione hanno precise e importanti esperienze didattiche tuttora in corso: Roberto Cipelli è titolare della cattedra di pianoforte jazz al Conservatorio di Trento dove è anche responsabile di dipartimento nonchè dal 2014, direttore dei Seminari Jazz di Nuoro. Attilio Zanchi e Tino Tracanna sono titolari della cattedra di musica jazz al Conservatorio di Milano, mentre Ettore Fioravanti lo è della stessa cattedra presso il Conservatorio di Frosinone.

Diversi progetti hanno inoltre visto il quintetto partecipe a esperienze multimediali tra il jazz e le altre arti (Teatro, Cinema, Poesia e Danza). Nel 1990 il gruppo vince il premio della rivista specializzata 'Musica jazz' come miglior gruppo del jazz italiano e come miglior disco ( disco 'Live in Montpellier'), e ogni anno è ai primi posti con le proprie produzioni discografiche. Da segnalare una menzione della rivista americana 'Cadence' che, nel 1985 indicò ’Ostinato' come uno dei più interessanti dischi dell'anno.
Il progetto 'Concerto Piccolo - Suite in 7 appuntamenti per Grande Orchestra e piccolo gruppo' è il lavoro che consacra i primi dieci anni di vita del Quintetto attraverso le composizioni del gruppo rivisitate ed arrangiate dal M. Bruno Tommaso per Orchestra d'archi e Big Band, presentato a Matera, Roccella Jonica e Berchidda in contemporanea con l'uscita dell'ottavo CD edito dalla Splasc(h) Records, dal titolo 'Ensalada Mistica'.

Spesso il gruppo prende forma di sestetto (dal 1991 in occasione del disco 'Ossi di Seppia') con la presenza del polistrumentista Gianluigi Trovesi che prende naturalmente parte anche al CD 'Ensalada Mistica' o dal 1996 con il sassofonista belga Erwin Vann, con il quale è stato inciso ‘Wanderlust’ per la Bmg/Rca francese.

Il gruppo ha tenuto concerti nelle più importanti città e Festival italiani e stranieri di ogni continente, registrando spesso per Radio e Televisioni internazionali. Il disco ‘Night on the City’ inciso per la francese Owl vince il premio ‘Choc’ per l’anno 1995 della rivista francese specializzata ‘Jazzman’ e fa guadagnare a Paolo Fresu i premi dell’Academie du Jazz’ di Parigi e il prestigioso ‘Django d’Or’ come miglior musicista di jazz d’Europa.
Il libro ‘49 Composizioni’ raccoglie inoltre tutto il repertorio del gruppo registrato per l’etichetta discografica Splasc(h) Record.
Quasi a festeggiare il ventesimo anno di attività, il 2004 è stato un anno “importante” per il quintetto: una serie di incisioni per la Blue Note (cadenzate sino al 2008) ne hanno celebrato la creatività, la freschezza e la longevità.

Abbiamo però raggiunto un nuovo importante traguardo: 30 anni di attività comune!
Continuiamo a verificare e cercare conferme ma non sembra proprio che ci sia un esempio simile in tutta la storia del jazz moderno: nessun quintetto è arrivato a compiere i trent'anni di vita in comune con la stessa formazione originale!

Per avvicinarsi all’importante compleanno il quintetto ha dato alle stampe nel 2010 (quale primo numero della nuovissima etichetta discografica di Paolo) un doppio lavoro che ha fatto registrare un autentico record di vendite e un rinnovato interesse - specialmente internazionale - attorno a questo straordinario combo di geniali musicisti.
2014: il nuovissimo capitolo si chiama invece ¡30!, ovvio riferimento ai tre decenni d'arte in comune.

Lunga vita a questa incredibile formazione!
Molti sostengono: "Paolo ha tanti incredibili progetti ma... il quintetto resta sempre il quintetto!"

Paolo Fresu Quintet
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