Fabrizio Bosso ha iniziato a suonare la tromba a 5 anni.
A 15 era già diplomato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e subito si è imposto, nel 1999, nel referendum Top Jazz del mensile Musica Jazz, tra i nuovi talenti italiani, e nel 2002 si è aggiudicato il premio europeo Django d'Or.
Tecnicamente impeccabile, ciò che più colpisce di Fabrizio Bosso è la creazione di una grafia personale, in cui il colore e la dinamica del suono non sono mai scontati, il senso dello swing è spinto agli eccessi, la tensione creativa è costante anche nell'interpretazione di standard.
Oltre ad aver svolto attività concertistica sotto la direzione di George Russell, Mike Gibbs, Kenny Wheeler, Dave Liebman, Carla Bley e Steve Coleman, è stato ultimamente reclutato da Charlie Haden per alcune tappe del tour promozionale del nuovo album della Liberation Music Orchestra.
Collabora stabilmente nei gruppi di Salvatore Bonafede, Giovanni Mazzarino ed Enrico Pieranunzi. Fonda, assieme a Scannapieco, gli High Five, con all'attivo tre album, Jazz For More (2002), Jazz Desire (2004) e Five For Fun (2008).
Suona in duo con Rossano Sportiello in un omaggio ad Armstrong, in trio con D'Andrea e Petrella, nel suo quartetto - con Mannutza, Bulgarelli e Tucci - che presto entrerà in studio di registrazione, ed incide diversi progetti come leader e co-leader.
Fortunata anche la collaborazione al fianco di artisti confinanti con l'estetica jazz come Sergio Cammariere e Nicola Conte e Mario Biondi. Bosso collabora anche con Franco D'Andrea e suona regolarmente in duo con il pianista Antonello Salis e con il chitarrista brasiliano Irio De Paula, oltre che con il collega di strumento Flavio Boltro, assieme al quale ha dato vita al progetto Trumpet Legacy.
Dopo alcune prove discografiche che ne hanno messo in luce il lato più pirotecnico, Bosso ha scelto di confrontarsi con il raffinato repertorio delle ballad, coadiuvato in tale percorso dagli abituali componenti del suo quartetto con gli arrangiamenti e la direzione di Paolo Silvestri.
Bosso dirige e coordina il Fabrizio Bosso Quartet, composto da musicisti di valore quali il pianista Pietro Lussu, il contrabbassista Luca Bulgarelli e il batterista Lorenzo Tucci, che con il trombettista condivide l'esperienza degli High Five.